i MAG
Con l' acronimo MAG - Metadati Amministrativi e Gestionali - si indica uno schema XML che fornisce le specifiche formali per le attività di raccolta, di trasferimento e disseminazione dei Metadati e dei dati digitali. Lo Schema MAG è realizzato e mantenuto dal Comitato MAG, avviato nel 2000 dall' ICCU, con un Gruppo di studio sugli standard e le applicazioni di metadati nei beni culturali a cui hanno partecipato rappresentanti di biblioteche, musei e archivi.
Da luglio 2003 si è formalmente costituito un gruppo di lavoro permanente - il Comitato Mag 3 - che prosegue le attività del Gruppo di studio sugli standard e le applicazioni di metadati nei beni culturali con particolare riferimento alle attività connesse alla diffusione ed evoluzione del set di Metadati Amministrativi Gestionali (MAG).
MAG costituisce uno strumento di supporto alle attività di impianto e di gestione di basi dati di oggetti digitali che formano una collezione digitale. Gli oggetti digitali possono essere il prodotto di lavori di digitalizzazione di originali analogici o essere digitali nativi (digital born) : immagini statiche, documenti in formato testo, suono, documenti audiovisivi, e insieme possono generare collezioni digitali multimediali.
Nel corso della sua evoluzione lo schema MAG si è integrato con il modello descritto nell'Open Archive Information System (OAIS), divenuto nel 2003 lo standard ISO 14721. L'ambito di prima applicazione del MAG è dato dai progetti che fanno riferimento alla Biblioteca Digitale Italiana (BDI). Dal punto di vista tecnico i MAG riprendono la tassonomia di R. Wendler, LDI Update: Metadata in the Library, che distingue tre tipi di metadati nella descrizione di un oggetto di conservazione:
- metadati descrittivi: per l'identificazione ed il recupero degli oggetti digitali e quindi la descrizione dell'oggetto analogico, con cui sono generalmente associati tramite link;
- metadati amministrativi e gestionali: orientati alla gestione degli oggetti digitali (data e modalità di creazione, proprietà specifiche, indicatori di integrità, condizioni di fruibilità, ecc. )
- metadati strutturali: orientati alla descrizione della struttura dell'oggetto descritto e dei rapporti esistenti tra gli oggetti digitali ed quindi funzionali alla descrizione della struttura interna dei documenti (es. introduzione, capitoli, numero di pagina, indice di un libro) e alla gestione delle relazioni fra le varie parti componenti degli oggetti digitali.
Il MAG si concentra sui metadati amministrativi, gestionali e strutturali per rispondere al meglio alle esigenze dei progetti di digitalizzazione. La sezione bib del MAG contiene comunque anche un set minimale di metadati descrittivi, derivati dal Dublin Core, set di metadati descrittivi, sviluppato dal DCMI (Dublin core Metadata Initiative), diffuso e accettato dall'intera comunità internazionale come uno dei più efficienti formati di descrizione.
Per una esauriente illustrazione dello standard MAG è opportuno riferirsi al manuale utente ufficiale pubblicato sul sito dell' ICCU, in formato html oppure pdf a questo indirizzo. Utile anche la presentazione (qui in formato pdf) curata da Cristina Magliano (ICCU).
A titolo introduttivo si ricorda che:
- l'archivio dei metadati gestionali deriva ed è logicamente distinto sia dall'archivio catalografico ( per esempio, nelle biblioteche, l’archivio OPAC), che dall'archivio degli oggetti digitali ("repository" digitale).
- il set di metadati MAG viene definito sostanzialmente per tipologie di oggetti digitali (es. immagini statiche, testi prodotti con tecnologia OCR, suono, audiovisivi etc.) lasciando alla parte strutturale la descrizione della tipologia di documento descritto (per es. monografie, periodici, spogli, musica a stampa o manoscritta, carte geografiche, fotografie etc.;
- i MAG sono espressi nella sintassi XML;
- i MAG si presentano come uno standard aperto, documentato, liberamente disponibile e del tutto indipendente da specifiche piattaforme hardware e software, al fine di favorirne un impiego generalizzato;
- i MAG vanno associati alla risorsa digitale nel suo complesso, e comprendono informazioni generali sul progetto
- i MAG comprendono una quantità limitata di metadati descrittivi, ereditati dagli applicativi di catalogazione ed espressi in formato Dublin Core. Di norma tali metadati descrittivi sono funzionali a operazioni gestionali interne all'archivio degli oggetti digitali;
- i MAG possono essere raccolti o prodotti con procedure automatizzate nel corso del processo di digitalizzazione oppure in una fase successiva recuperando collezioni di oggetti digitali preesistenti.
Lo schema risulta composto di diverse sezioni, utilizzabili a seconda del contenuto digitale e dell'impiego dello stesso:
- GEN: informazioni generali sul progetto e sul tipo di digitalizzazione
- BIB: metadati descrittivi dell'oggetto analogico
- STRU: metadati strutturali dell'oggetto digitale
- IMG: metadati specifici per le immagini fisse
- OCR: metadati specifici relativi al riconoscimento ottico del testo
- DOC: metadati specifici per oggetti digitali in formato testo che possono essere derivati o born digital
- AUDIO: metadati specifici per file audio
- VIDEO: metadati specifici per file video
- DIS: metadati specifici per la distribuzione di oggetti digitali.